Non è stata solo una festa. Alpenfest 2025 è stata una dichiarazione d’amore alla montagna, a quella che sa accogliere con semplicità, ma che sa anche stupire con stile. Il 27 e 28 settembre, Livigno e Trepalle hanno saputo incarnare emozioni pure, lasciandosi vivere come scenari a cielo aperto.
Tutto è iniziato con la sfilata: uno dei momenti più autentici, il cuore pulsante su cui si costruisce Alpenfest. Gli animali, adornati di fiori e campanacci, hanno lasciato le malghe per attraversare il paese, accompagnati dai contadini in abiti tradizionali. Un rito che affonda le radici nella storia, ma che oggi coinvolge e appassiona persone di tutte le età, rendendo viva una tradizione che continua a camminare insieme alla comunità.
La transumanza, infatti, non è solo il passaggio del bestiame dalle malghe fino a valle. È un momento simbolico che segna la fine dell’estate e l’inizio di una nuova stagione. È un invito a riconnettersi con i ritmi della natura, a celebrare il lavoro e la cura che la montagna richiede, e a guardare avanti, verso l’inverno che si prepara ad arrivare.
C’era un’energia diversa nell’aria: il profumo del fieno e della legna, i sorrisi sinceri, la musica che non era solo colonna sonora, ma un respiro condiviso. Ogni dettaglio è stato pensato per stupire ed emozionare. Dalle performance del Corpo Musicale di Livigno e del Coro Monteneve, ai laboratori per bambini, dalle pietanze tradizionali rivisitate con eleganza al calore degli incontri casuali nelle vie del centro, tutto parlava lo stesso linguaggio: quello di una montagna autentica, raffinata e accogliente.
Il Trofeo Alpenfest Livigno, inoltre, quest’anno è stato assegnato all’azienda agricola di Claoti Alessandro.
Tra i momenti più intensi, il pranzo “Gusto e Tradizione” curato dall’Associazione Cuochi e Pasticceri di Livigno (ACPL), ispirato al libro Lèina da Saór. Un viaggio nel gusto che ha saputo unire memoria, creatività e identità. Il menù ha proposto piatti iconici come il Carpaccio di testina di vitello con insalatina novella, emulsione al prezzemolo e scaglie di formaggio
Latteria di Livigno; l’Orzotto mantecato alla crema di ortiche, funghi porcini e formaggio eroe; il Capocollo di maialino dorato con tortino di patate, pancetta e cipolla; e per concludere, il Gelato alla ricotta della Latteria con coulis di lamponi e macaron al zucar ros.
Quando il sole è calato, Davide Van De Sfroos ha dato voce a tutto ciò che già si sentiva dentro. Con la sua musica fatta di storie, ironia e poesia, ha chiuso il sabato sera con un concerto che ha raccolto tutti i suoi principali successi.
La domenica, a Trepalle, la festa è continuata in un’atmosfera altrettanto coinvolgente. Un momento per condividere e lasciarsi attraversare dalla forza silenziosa della montagna.
Alpenfest 2025 ha lasciato un segno profondo. Non solo nelle foto o nei ricordi, ma in quella sensazione difficile da
spiegare che ci si porta via quando un luogo riesce a parlare al cuore.
Livigno, in questi due giorni, ha mostrato il suo volto più sincero: un luogo dove la tradizione incontra la bellezza, e dove ogni stagione sa stupire ed entusiasmare.