All’arrivo delle cose importanti, quelle che ti cambiano la vita, in fin dei conti, ci vuoi credere sempre, anche quando, dentro di te, una voce ripete: “non troppo, mi raccomando”.
Vuoi che siano scenari possibili, ma devi stare comunque attento a non illuderti. Perché la delusione di averci creduto e poi di non esserci riuscito rischierebbe di lasciarti svuotato dentro, che non è mai una cosa buona.
Quanto pesa un carezza.
Quanto pesa un bacio.
Quanto pesa un “bravo”.
La montagna è fatta di racconti e dell’eco dei suoi venti, che nessun quadro e nessun film potranno mai riassumere in qualcosa che entra in una tasca dei blue jeans.
Le valli, i funghi e le rocce.
Le scarpe nuove messe ai piedi, quelle da corsa, che mio padre mi regalò e mi allacciò per la prima ed ultima volta, in modo che potessi seguirlo sul sentiero, in mezzo ai boschi di aghifoglie.
Io sono prima la ragazza, la donna che ama andare in bicicletta, che vuole raggiungere i suoi sogni.
Perché i miei sogni sono prettamente a livello sportivo in questo momento.
Sono grandissimi.
E io davvero potrei rinunciare a qualunque cosa pur di arrivare al mio sogno.
Le persone sicuramente non lo sanno, le persone non lo potranno mai capire, perché è una cosa che sento io.